• Monografie delle erbe: Olmaria

     Olmaria Comune o Filipendula - Spiraea ulmaria L.


    Quest'oggi vi parlerò di un'altra pianta importantissima, l' Olmaria, le cui proprietà si legano a quelle del Salice.

    Parte usata: parti aeree [sono tutte quelle parti che rimangono sopra la radice, all'esterno del terreno: fusti, foglie, gemme, infiorescenze, capolini, fiori]
    Principi Attivi: olio essenziale (aldeide salicilica, presente per il 75% + salicilati vari) glicosidi fenolici (spireina), flavonoidi (praticamente ubiquitari nelle piante), tannini e acido ascorbico.
    Usi: analgesico, antinfiammatorio e antipiretico, antisettico, antiulcerogenico, astringente (dovuto ai tannini).
    Un unguento contenente Olmaria è stato usato per trattare la displasia cervicale in 48 casi, con 32 risultati positivi e 25 remissioni complete.
    E' inoltre uno dei migliori rimedi digestivi esistenti: protegge e lenisce le mucose gastriche e intestinali, riducendo acidità e nausea. Viene usata quindi in gastriti, pirosi, iperacidità e ulcera peptica.
    Usata anche per fermare le diarree dei bambini, grazie alla sua attività astringente.
    La sua delicatezza ne consente l'utilizzo per dolori reumatici e muscolari, in associazione ad altri antinfiammatori più potenti.
    Posologia:  la quantità massima settimanale di estratto idroalcolico al 50% è superiore ai 100ml.
    Tossicità: pianta considerata non tossica secondo la AHPA (American Herbal Products Association).  Può essere usata in gravidanza e allattamento, proprio grazie alla sua delicatezza.
    Controindicazioni: nessuna.
    Conclusione: si tratta di una pianta potente per la sua delicatezza, in quanto unisce le proprietà antinfiammatorie e antipiretiche con quelle gastroprotettive. Inoltre, dato che si può assumere in gravidanza e allattamento, consente il trattamento di stati infiammatori nelle mamme e nei bambini, soppiantando il dannoso Paracetamolo e la non prescrivibile, in quel caso, Aspirina.



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